Artravelling: 01/11/15 - 01/12/15

lunedì 30 novembre 2015

Focaccia di Farina di Grano Duro con Cipolla Rossa Marinata

Focaccia ai pomodorini

Dopo anni di panificazione classica con farina "OO" o "O" finalmente mi sono decisa a provare la farina di grano duro. E' capitato per caso, visto che l'ho trovata disponibile nel mio solito supermercato. Il pane fatto con questa farina mi è sempre piaciuto tantissimo, è molto morbido quasi come una torta, ha un profumo particolare e dura a lungo. La focaccia ha queste stesse caratteristiche. L'impasto crudo è profumato e morbido; una volta cotto la focaccia risulta soffice ed elastica. Prima di cuocerla ho preparato una marinata con gli ingredienti elencati qui sotto ed ho versato questo intingolo in superficie per ottenere il massimo del gusto. Per le cipolle ho usato un aceto al frutto della passione, buonissimo, che ha donato un gusto dolce ed acidulo allo stesso tempo. Comunque l'esperimento farina di grano duro mi ha convinto e continuerò ad usarla per panificare, ma la prossima volta cuocerò la focaccia direttamente sulla griglia del forno senza usare la teglia in alluminio per ottenere una croccantezza più uniforme. Prossimo esperimento farina fioretto!

Focaccia ai pomodorini

Ingredienti per due focaccie basse o una alta

400g di farina di semola di grano duro rimacinata
200ml di acqua tiepida (o poco di più se serve)
un cucchiaio di olio d'oliva extravergine
un cucchiaino abbondante di sale
6g di lievito di birra fresco
mezzo cucciaino di zucchero o miele

Per la farcitura

pomodorini ciliegia maturi tagliati a fette
qualche acciuga sott'olio
timo secco
sale, pepe, olio evo

cipolla rossa tagliata a fettine sottili
un pizzico abbondante di zucchero
due pizzichi di sale
un cucchiaio di olio evo
un cucchiaio di aceto alla frutta (frutto della passione)

Preparazione

Impastare la farina con l'acqua, in cui è stato sciolto il lievito e lo zucchero, e con l'olio. A metà lavorazione aggiungere il sale sciolto in poca acqua tiepida. Impastare per una quindicina di minuti fino ad ottenere un impasto liscio, omogeneo, non appiccicoso. Mettere a lievitare il panetto in un luogo tiepido e riparato, praticando una x in superficie per favorirne il raddoppio. Dopo circa tre ore l'impasto è pronto, stenderlo su carta forno leggermente unta e spennellare di olio. Preparare la farcitura mescolando in una ciotola i veri ingredienti e lasciandoli riposare qualche minuto. I pomodorini rilasceranno un ottimo sughino saporito che andrà spennellato sulla focaccia. La cipolla lasciata riposare assorbirà i sapori dolci dello zucchero e dell'aceto alla frutta diventando particolarmente profumata. Spargere gli ingredienti in superficie, spennellando con l'olio di marinatura. Finire la lievitazione per ancora un'oretta. Cuocere a 250° per dieci minuti. Servire tiepida o fredda. La focaccia si può surgelare, tagliandola a fette e conservandola in un sacchetto gelo.

Focaccia alle cipolle

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lunedì 23 novembre 2015

Lenticchie in umido con Polenta Taragna fritta

Lenticchie e Mantovana

La parola d'ordine di questo periodo è comfort food! E per me le lenticchie sono uno di quei cibi invernali che adoro. Sono contro l'abitudine di mangiarle solo sotto Natale, sono perfette tutto l'anno. Di solito uso le lenticchie rosse decorticate perchè non hanno bisogno dell'ammollo serale e cuociono in venti minuti dal bollore. Questa ricetta la faccio spesso, è molto semplice: un classico soffritto con aglio schiacciato e cipolla tritata sottile, aggiungo le lenticchie in pentola come se si preparasse un risotto e lo sfumo con un poco di vino rosso, prima di aggiungere la passata di pomodoro e brodo vegetale. Unico strappo alla regola l'aggiunta di una salamella mantovana a testa precedentemente grigliata per qualche minuto sulla piastra. Per finire un pizzico di peperoncino in polvere. Per accompagnare questo piatto è perfetta un'ottima polenta taragna avanzata dal giorno prima, arricchita con fontina valdostana stagionata, tagliata a cubetti e passata in padella con un cucchiaio di olio d'oliva con una spolverata finale di grana padano. Ecco il pranzo è pronto!

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lunedì 16 novembre 2015

Un pomeriggio all'Acquario di Genova

Acquario di Genova

Approfittando del fatto che fino a qualche giorno fa era bel tempo (mentre scrivo Milano è avvolta in una leggera nebbiolina novembrina) un venerdì siamo saltati in macchina e ci siamo diretti di corsa a Genova. Genova è proprio una bella città! Quando ero più giovane ci sono stata spesso e mi ha sempre colpito. Bella la zona del porto, ottimi i ristoranti e soprattutto il fritto misto, spettacolare la focaccia. Anche a questo giro non sono rimasta delusa, anzi. Con una bella giornata attraversare la sopraelevata da un'immagine della città veramente splendida. La nostra meta era l'acquario e il Palazzo Ducale per una mostra sugli Impressionisti. Prima di iniziare a riversare complimente sull'Acquario, ci tengo a dire che la mostra non vale la pena, vista la scarsità delle opere e il costo elevato, e mi pento di non aver visto al suo posto Brassaï. L'Acquario invece vale una visita. L'orario giusto per visitarlo è sicuramente verso mezzogiorno. Entrando ci si trova subito vicino alla vasca dei lamantini e si può ammirarli mentre consumano il pasto aiutati dagli addetti dell'acquario. Inoltre proseguendo la visita si arriva alle vasche dei delfini verso le due, giusto in tempo per vederli alle prese con il loro pasto e i loro giochi.

Acquario di Genova, delfini

Acquario di Genova, delfini
Acquario di GenovaAcquario di GenovaMeduse, Acquario di GenovaPiranha, Acquario di GenovaAcquario di GenovaAcquario di Genova

Comunque il mio preferito è il lamantino, è un esserino così adorabile mentre si muove pianino pianino tra mamma e papa. I lamantini proprio non li conoscevo prima di scoprirli qui, e sono la versione marina di un altro animaletto che adoro, il capibara!

Lamantino, Acquario di GenovaPiccolo LamantinoMamma Lamantino, Acquario di GenovaAcquario di Genova, LamantinoGenova

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