Artravelling: 01/10/14 - 01/11/14

venerdì 31 ottobre 2014

Iceland: sesta tappa... Campi lavici a Krafla e Hverir

Iceland Campi lavici

E a questo punto mancano le parole per descrivere l'immensità e la vitalità della natura in questa parte d'Islanda. Una sensazione di precarietà mi sta a sconcerto vedendo questa terra rossa, che ribolle viva quasi fosse pronta ad espodere da un momento all'altro. I contrasti di colore, il nero delle montagne, il bianco della neve, il rosso della terra vulcanica e il verde delle acque, una sorprendente tavolozza. Krafla è un area geotermale e si trova nella regione del lago Mývatn, a nord dell'Islanda. Questa zona è di facilissimo accesso e si divide in due parti. La prima, più vicina alla stada principale 1, consente di vedere comodamente fumarole, pozze di fango ribollente e fenditure incandescenti, oltre che la possibilità di respirare un'ottima aria allo zolfo :) La seconda zona, a est della prima, seguendo una strada secondaria, permette di ammirare una centrale elettrica che sfrutta l'energia geotermale e di fare una lunga passeggiata verso una fenditura vulcanica attiva, in mezzo a spendide montagne spolverate di neve. In questo caso per la passeggiata, anche se è veramente semplice e di tutto riposo, bisogna essere equipaggiati di scarpe adatte alla neve per non rischiare di passare il resto della giornata con i piedi infangati e fradici.

Iceland Campi lavici
Iceland Campi lavici
Iceland Campi lavici
Iceland Campi lavici

Nelle foto seguenti si può ammirare il cratere vulcanico Viti (Víti in islandese significa inferno). Dato il nome un tempo non deveva essere un luogo molto simpatico; oggi è uno splendido lago alimentato dallo sciogliersi dei ghiacci, dai colori incredibili.

Iceland Campi lavici
Iceland Campi lavici
Iceland Campi lavici
Iceland Campi lavici

Come accennavo all'inizio del post, la cosa stupefacente di questa zona è la facilità di accesso, basta percorrere un po' di strada fuori dal Ring e zac un comodo posteggio permette di raggiungere in pochi minuti a piedi luoghi di incredibile bellezza.

Iceland Campi lavici
Iceland Campi lavici
Iceland Campi lavici
Iceland Campi lavici
Iceland Campi lavici
Iceland Campi lavici
Iceland Campi lavici
Iceland Campi lavici
Iceland Campi lavici

Poco prima di arrivare ad Akureyri, vicino al bivio per Husavìk, si trova la bellissima cascata Goðafoss (in islandese "cascata degli dèi") è una delle cascate più belle e potenti d'Islanda. Il nome deriva probabilmente dalla presenza di tre getti, due grandi e uno più piccolo, dandogli un significato divino sin dall'antichità. Questo è uno di quei luoghi splendidi in qualsiasi stagione e non mi spiacerebbe vederlo d'inverno, ricoperto di ghiaccio. Raggiungere la cascata è molto semplice, si vede dalla strada principale e si pargheggia a pochi metri, ma si può lasciare la macchina anche al centro informazioni e passeggiare piacevolmente sull'altro versante. Il centro informazioni non è il solito punto di ristoro. Qui un gruppo di donne islandesi totalmente indipendenti dal circuito commerciale e vende i propri capi di vestiario realizzati a mano con lana di pecora islandese; i maglioni e gli accessori sono molto belli ma anche parecchio ruvidi. Riguardo allo spuntino Akureyri offre tantissimi ristoranti, alcuni con take-away. Noi abbiamo optato per un sushi bar nella piazza principale (oggi chiuso credo) con maki e pollo teriyaki al posto del classico panino (anche se al supermercato hanno un ottimo prosciutto serrano!)

Godafoss Waterfall Iceland
Godafoss Waterfall Iceland
Godafoss Waterfall Iceland

Leggi tutto...

Iceland: video dei Fiordi Orientali e Campi Lavici


Quello che a volte le foto non possono mostrare, la meravigliosa estensione degli spazi, dei fiordi, delle montagne, forse lo può mostrare un video. Questo video inizia con i Fiordi Orientali Islandesi e finisce con i campi lavici vicino al lago Mývatn. Buona visione!
Consiglio la visione del video a 1080HD.

Leggi tutto...

mercoledì 29 ottobre 2014

Iceland: quinta tappa... Fiordi Orientali

Fiordi orientali

I fiordi orientali dell'Islanda sono il classico esempio che non sempre le guide turistiche hanno ragione sulle zone giuste da visitare. Certo l'Islanda è tutta bella ma la prima volta che ci siamo stati siamo stati bombardati da giudizi entusiasti sui fiordi occidentali rispetto ai più "normali" orientali, così li abbiamo saltati. L'anno scorso invece abbiamo fatto tutto il giro arrivando fino alla cittadina di frontiera dell'est Egilsstaðir e non ce ne siamo pentiti. Tanto per iniziare, poco dopo lasciata Hofn ci siamo imbattuti in un branco di splendide renne che si facevano una tranquilla passeggiata lungo un canalone pietroso, perfettamente mimetizzate. Il mare e gli scogli sono splendidi, permettono belle passeggiate in qui è possibile avvistare parecchi uccelli, soprattutto vicino a un grande faro, intorno al quale abbiamo visto parecchi germani che covavano nascosti tra l'erba. A circa metà strada si trova la simpatica cittàdina di Fáskrúðsfjörður, gemellata con una città francese, e in cui abitano parecchi cittadini di questa nazione. Qui si trova il simpatico Restaurant Café Sumarlína, gestito da francesi, dove fermarsi a bere una zuppa calda in un'atmosfera fuori dal tempo.

Fiordi orientali
Iceland Fiordi Orientali
Iceland Fiordi Orientali
Iceland Fiordi Orientali
Fiordi orientali
Iceland Fiordi Orientali

Egilsstaðir è la più importante cittadina dell'est, si trova proprio sulla 1 sulle sponde del lago Lagarfljót, un luogo splendido al tramonto e conosciuto per le leggende sul mostro Lagarfljotsormurinn che lo abita, un po' come Nessie per il lago di Lockness. Il lago chiaramente non assomiglia a quello scozzese ma la città mi ricorda tantissimo Clifden in Irlanda, nella contea di Galway. La cittadina è un luogo molto tranquillo che offre tutte le comodità per chi è di passaggio, nella piazza centrale si trova un supermercato, una simpatica pizzeria e un pub con un grande beer-garden. Riguardo al cibo sorprendentemente (ma che dico come in ogni parte d'Islanda!) si mangia proprio bene! Noi abbiamo mangiato al Cafe Nielsen, un tapas bar con tutto il personale di cucina spagnolo, una garanzia per prodotti freschi e sapori. Altra nota di valore il Guesthouse Egilsstadir, che serve ottima carne di manzo allevata direttamente in loco, in una stalla in riva al lago, che è possibile visitare.

Iceland Fiordi Orientali
Iceland Fiordi Orientali
Iceland Fiordi Orientali
Iceland Fiordi Orientali
Iceland Fiordi orientali
Iceland Fiordi Orientali
Iceland cascata
Fiordi orientali
Fiordi orientali
Viking Iceland

Leggi tutto...

lunedì 27 ottobre 2014

Castagnaccio morbido al cioccolato

Castagnaccio morbido

Mi è capitato di assaggiare il castagnaccio in panetteria, parecchi anni fa, e non mi è mai piaciuto. Il gusto di castagne con un retrogusto amaro mi ha sempre fatto desistere dal provare questa ricetta. Ed è assurdo perchè adoro le castegne praticamente in tutti i modi, anche in ricette salate. Poi l'altro giorno ho sentito parlare in maniera entusiasta del castagnaccio al cioccolato e ho cominciato a riflettere su come rendere la ricetta appetibile anche per chi non ama molto la farina di castagne. Navigando in rete ho trovato questa ricetta (link) che mi è stata di ispirazione per la mia personale versione super ricca e dolce. Il risultato è un castagnaccio quasi fondant, molto denso e morbidissimo, con un ottimo gusto di cioccolato, burroso anche se di burro neanche l'ombra. La farina di castagne si sente ancora, e parecchio, ma l'insieme stempera. Per fare qualcosa di diverso l'ho servito per cena in versione tortina monodose, decorato di pinoli e gocce di cioccolato, spolverato di zucchero a velo; mancava giusto una cucchiaiata di panna montata e sarebbe stato perfetto. Per la prossima volta non mi spiacerebbe provare la versione con frutta secca e pere, per alleggerirne la compattezza.

Castagnaccio morbido

Ingredienti

400g farina di castagne fine
75g di cacaco in polvere zuccherato
150g di zucchero (65g di zucchero semolato il resto di zucchero a velo)
5 cucchiai di olio d'oliva extravergine (buono)
un pizzico di sale
una punta di cucchiaino di bicarbonato
150ml di panna fresca
350ml di latte fresco parzialmente scremato

per decorare
una manciata abbondante di pinoli
una manciata abbondante di gocce di cioccolato

Forno caldo a 200°C per circa 30 minuti (forno ventilato)

Setacciare tutti gli ingredienti secchi in una terrina capiente. Unire il latte e la panna tiepidi. Versare a poco a poco il latte nella farina mescolando con una spatola, velocemente in modo da non formare grumi, subito dopo aggiungere l'olio, sempre mescolando. Si ottiene una consistenza liscia, omogenea e densa. Lasciar riposare il composto per mezz'ora, coperto da un canovaccio. Versare il composto in una teglia da 24 spennellata di olio d'oliva anche sui bordi e spolverata di pochissima farina (facoltativa), infornare, controllare la cottura con uno stecchino. Servire tiepido o freddo, spolverato di zucchero a velo a piacere ed accompagnato da gelato o panna montata.

Castagnaccio morbido
Castagnaccio al cioccolato
Castagnaccio al cioccolato


Leggi tutto...

venerdì 24 ottobre 2014

Iceland: quarta tappa... Jökulsárlón

Jökulsárlón Iceland

Jökulsárlón o laguna dei ghiacci è uno dei luoghi più suggetivi d'Islanda. E' un luogo magico dove è possibile fare una lunga passeggiata sentendo fortissima la vicinanza alla natura. Il Jökulsárlón è un grande lago di natura glaciale in cui è possibile ammirare gli iceberg che si staccano da Breiðamerkurjökull, una lingua di ghiaccio del ghiacciaio Vatnajökull. Il lago si trova tra Vìk e Hofn e le indicazioni per trovarlo sono semplici, al ponte con gli iceberg girare a sinistra. A fianco si trova un grande parcheggio dove è possibile organizzare una gita in battello o comprate uno snack al baracchino. Inoltre è possibile ammirare anche il versante ovest del lago rispetto alla zona più conosciuta fermandosi al parcheggio poco prima del ponte. Qui la laguna non è direttamente visibile, bisogna scalare una piccola cunetta di terra; da qui è possibile arrivare quasi al ghiacciaio e osservare le bellissime montagne che lo circondano. Qui un link di una webcam per osservare la laguna comodamente in poltrona. E ora un po' di immagini...

Jökulsárlón Iceland
Jökulsárlón Iceland
Jökulsárlón Iceland
Jökulsárlón Iceland

La bellezza di questo luogo sta nel suo continuo mutare, è sempre lo stesso ma le forme degli iceberg cambiano di minuto in minuto, sia per le correnti che per le diverse tonalità di colore che assumono grazie alla luce. I colori di questi piccoli iceberg vanno dal turchese al blu profondo, ma anche giallo a causa del solfuro di origine vulcanica, nero per colpa delle cenere, e al bianco, in diverse tonalità. Le condizioni climatiche variano molto rapidamente essendo su una costa oceanica e non è detto che se ci si sveglia con il brutto tempo, poi non possa uscire il sole, anzi spesso la foschia si dirada con l'alzarsi della temperatura intorno a mezzogiorno, uno dei momenti migliori per ammirarla insieme all'alba. Una delle cose più sorprendenti e inaspettate è l'incredibile rumore che fanno questi iceberg quando si spezzano e cadono in acqua, una specie di "crock" profondissimo e vibrante, mai sentito prima. E' anche impressionante lo spostamento d'acqua dei più grandi quindi il giro in battello può risultare un po' movimentato.

Jökulsárlón Iceland
Jökulsárlón Iceland
Jökulsárlón Iceland
Jökulsárlón Bridge Iceland
Jökulsárlón Iceland

Il lago è ricchissimo di pesce quindi se si è fortunati in estate è possibile vedere, oltre a tantissimi uccelli, anche qualche testina di foca che spunta tra i ghiacci proprio nell'ingresso della laguna. Noi siamo riusciti a vederne un paio, ma c'era tanta gente e un paio di ragazzi si sono fatti anche un bagno, quindi le possibilità di vederle salire su un iceberg erano ridotte. Una volta finita la visita alla laguna conviene fare un salto anche alla spiaggia dove spesso di incagliano gli iceberg e fanno un bellissimo effetto sulla spiaggia nera.

Jökulsárlón Iceland
Jökulsárlón Iceland
Jökulsárlón Iceland
Jökulsárlón Iceland
Jökulsárlón Iceland
Jökulsárlón Iceland

E' molto difficile lasciare questo luogo, riporre la macchina fotografica e rimettersi in macchina, anche se si ha il pensiero di una nuova destinazione. Se si fa il giro del Ring conviene fermarsi nella cittadina di Hofn perchè offre una discreta ricettività turistica e degli ottimi ristoranti dove gustare le famose aragostelle. Appena arrivati siamo passati da uno splendido sole a una profonda nebbia, tanto che sembrava di stare a Brest. L'atmosfera era inquietante e non è stato facile orientarsi; per fortuna c'era una strada sola :) Noi abbiamo scelto una sistemazione in B&B direttamente al porto e ci siamo fatti indirizzare dal proprietario per scegliere il luogo giusto dove cenare. Lui ci ha spiegato che a Hofn arrivano i pescherecci che ogni giorno pescano le famose aragostelle e le vendono presto al mercato, quindi tutti i ristoranti della zona hanno sempre pesce fresco. I due ristoranti più conosciuti sono il Pakkhus Restaurant e il Humarhofnin entrambi due ottimi ristoranti. La nostra scelta è caduta sul primo, da consiglio, perchè le porzioni sono più abbondati e il luogo meno formale e costoso. Qui è possibile gustare anche la loro birra locale, molto buona che se un poco pastosa.

Hofn Iceland
Aragostelle Hofn Iceland
Hofn birra

Leggi tutto...