Artravelling: 01/05/08 - 01/06/08

giovedì 29 maggio 2008

Mini tour del Belgio



giorno 1: arrivo a Charlerois - noleggio auto - arrivo a Gent (1 ora)
giorno 2: Gent - Brugge (40 min.)
giorno 3: Brugge - Bruxelles (1.10 ore) riconsegna auto
giorno 4: Bruxelles
giorno 5: Bruxelles - Charlerois - ritorno a Orio

267 km
4 notti
3 giorni autonoleggio
...e molti ettolitri di birra d'abbazia!



Già da qualche tempo stavamo prendendo in considerazione l'idea di un viaggetto alternativo in Belgio, quando l'uscita al cinema di "in Bruges" (di cui trovate un'ottima recensione su questo blog) ci ha defitivamente convinto a progettare un tour di questa piccola nazione centroeuropea.




Il Belgio, differentemente da quanto crede la media degli italiani, è una nazione ricca di fascino, cultura e natura, basta dare una scorsa veloce al suo sito del turismo per capire cosa intendo: piccole e particolarissime cittadine sull'acqua come Brugges e Gent, ferme ancora al medioevo, alternate a realtà cosmopolite come Bruxelles e Anversa; diversità di paesaggi tra pianure verdi e collinose e foreste vere e proprie come quella delle Ardenne, fino ad arrivare alle ampie spiagge di Ostenda che si affacciano sul mare del Nord; numerosi musei di pittura fiamminga che espongono opere di Rubens, Bosch, Van Eyck ecc..




Non dimentichiamo inoltre che un punto di forza di questo stato sono le sue dimensioni: in un'oretta di macchina o poco più si possono raggiungere praticamente tutti i centri pù interessanti, inoltre la sua ottimale posizione mitteleuropea permette collegamenti in paio d'ore di treno con capitali quali Parigi, Amsterdam e Londra! La rete ferroviaria è ben strutturata e offre, in alcuni periodi dell'anno, sconti interessanti, come a dicembre: tutti i biglietti nazionali a 7€, per incentivare la mobilità e gli acquisti sotto le feste.
I mesi migliori per visitarlo in lungo e in largo vanno da aprile a giugno e da settembre a fine ottobre: in estate le cittadine vengono invase da turisti mentre gli abitanti se ne vanno in vacanza altrove, decisamente il momento peggiore dell'anno per conoscere un luogo e i suoi ritmi; in inverno, invece, il clima rigidissimo e la scarsa durata delle ore di luce limitano parecchio la voglia di muoversi e di girellare per i suoi splendidi borghi.



Gastronomicamente l'offerta non sembra essere molto ampia , diversi piatti a base di carne o pesce (cozze in particolare) ma nulla di unico..incuriosisce invece la passione dei belgi per le patatine fritte, preparate rigorsamente con "doppia frittura" e servite con salsa all'aglio, reperibili praticamente ad ogni angolo della strada nelle tipiche "friterie".
Prodotto tipico sono le praline di cioccolato, veri e propri gioiellini: famosissimi in tutto il mondo come quelli della catena Leonidas.



Ancora più famose sono le sue birre! Bianche (leggere, dolci e poco alcoliche), scure (forti e decise), rosse (fruttate, aspri e dissetanti), lambic (secche e simili al sidro), trappiste (davvero uniche al mondo), per non parlare poi dell'infinità di birre aromatizzate ai più svariati gusti: fragola, menta, cioccolato un vero paradiso per birrofili!


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mercoledì 28 maggio 2008

Roll di Spinaci

IngredientiPer il Roll

Una confezione di spinaci al vapore
3 cucchiai di farina
2 uova
sale
pepe

Per il ripieno:
Una confezione di Philadelphia light
Prosciutto a dadini
Un cucchiaio di latte
Un pizzico di paprika


Preparazione

Cuocere la confezione di spinaci direttamente nel microonde per 6 minuti. Non è per fare pubblicità ma queste confezioni pronte per il micro sono favolose, non solo perchè permetteno di cuocere le verdure senza sporcare, in poco tempo, ma sono utilissime anche per tenere l'interno del micro sempre pulito. Infatti il vapore inumidisce l'interno che può essere ripulito con una spugnetta senza uso di detersivi.


Lasciar raffreddare gli spinaci, strizzarli leggermente per eliminare un poco di acqua in eccesso, infine metterli in un tritatutto con le due uova. Frullare bene l'impasto ed aggiungere lentamente i tre cucchiai di farina, una punta di sale e una grattata di pepe. Quando l'impasto risulterà morbido e spumoso spegnere il tritatutto e versarlo in una placca forno (35x25) leggermente unta d'olio. Comunque meglio la carta forno.


Mentre il fondo di spinaci è in forno (10 minuti a temperatura media sono sufficienti) mettere il formaggio in una terrina e incorporare il cucchiaio di latte per renderlo morbido e facilmente spalmabile. Aggiungere una spuzzatina di paprika e successivamente il prosciutto a cubetti. Per facilitare l'operazione di facitura è possibile aggiungere il prosciutto dopo che si è sparmato il formaggio sulla base.


Una volta raffreddata la base, staccarla dalla placca e spalmarla del composto al formaggio. Lasciare da entrambi i lati corti quattro centimetri di margine per facilitare "l'arrotolamento". Il roll va arrotolato bello stretto ed avvolto nel domopack per la conservazione in frigo. Consiglio di prepararlo il giorno prima, risulterà molto più gustoso e si sentirà maggiormemte il gusto degli spinaci. Tagliare a fette e servire.


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martedì 27 maggio 2008

Crostini di Polenta

Ingredienti

Polenta Valdostana
Formaggio tipo Tilsit o Fontina
Grana grattuggiato
Patè di carne o Crostino Toscano
Paprika dolce


Preparazione


Quando si prepara la polenta, succede spessissimo soprattutto se i commensali sono solo due, che se ne avanzi una parte nella pentola. Se si è pigri come me, normalemente quella parte rimane ore a seccare finchè non fa una brutta fine in pattumiera. Ieri invece ho trovato un modo per fruttarla.


Dopo che si è divisa la polenta nei piatti, il rimanenta viene spalmato su un piatto piano con una spatola in modo da ottenere uno strato di mezzo centimetro. La si lascia raffreddare in frigo bene coperta. Con degli stampini da biscotto si ricavano tutte le forme che si vogliono. Se non si hanno gli stampini si possono ricavare piccoli rombi con un coltello affilato.



Si posizionano le fettine su una placca da forno antiaderente senza aggiunta di olio. Ogni crostino va condito con una punta di ragù o patè di carne (a me piace il crostino toscano già pronto), qualche cubetto di formaggio, una spolveratina di grana e paprika dolce per dare un po' di colore. Passare in forno moderato finchè il formaggio sarà perfettamente sciolto. Servire tiepidi.



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lunedì 26 maggio 2008

Food Design: la colazione

Le idee pazze del Food Design sono infinite. Eccone alcune per "addolcire" il momento del risveglio:


Cookie Cup è la tazzina commestibile ideata dal designer Enrique Luis Sardi in collaborazione con il team del Training Centre Lavazza. E' la dimostrazione della ricerca applicata al tema del food-design: il protagonista è il caffè insieme alla sua tazzina, perché una volta degustata la nera bevanda è possibile mangiare anche la tazzina. La tazzina è realizzata in pasta frolla con una particolare glassa che ha un "effetto isolante" e impermeabilizza la tazzina garantendone il completo utilizzo e assaggio, esaltandone al tempo stesso il gusto, bevendo e mangiando in un tutt'uno "caffè e biscotti".



Zucchiaino, per Ghigos, biscotto e zucchero insieme, per rendere la pausa caffè un momento ancora più piacevole. La punta porzionata del cucchiaino si scioglie infatti quando si mescola mentre l'impasto di tarallo calabrese dell'impugnatura resiste al calore, per offrire una gustosa croccantezza.




Un'altra versione di CookieCup è questa, una piccola tazza che nella parte inferiore ha un incavo che permette di inserire i propri biscotti preferiti, per facilitare il momento di servire il the o la cioccolata. Offre anche una pratica versione per mancini.






Dedicato a chi vive il risveglio mattutino come un incubo, in un perenne stato di hangover ultimo stadio, c'è il pratico Skrull Toast, un tostapane in piena regola che oltre a tostare le fette, vi disegna sopra un simpatico teschio. Originalissimo Scalda fette della linea Present Time, per una prima Colazione o un Brunch davvero fuori dal comune!





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mercoledì 21 maggio 2008

Pollo Farcito

Questa ricetta è gustosissima e, visto che in casa facciamo largo uso di pollame vario, ci piace molto alternare la carne di pollo a quella di tacchino. Una versione più nordica e invernale si può ottenere aggiungendo al ripieno mascarpone e castagne lesse tritate grossolanamente e profumando con l'alloro.


Ingredienti per 2 persone:

Mezzo petto di pollo
una salsiccia mantovana
un uovo
50g di grattuggiato fresco
brodo di carne
una tazzina di vino bianco
paprika dolce in polvere
pepe
sale


Preparazione:

Pulire il petto di pollo da eventuali ossicini o grasso, tagliarlo trasversalmente due volte, formando due alette ed aprirlo a libro. Non importa se le fette risultano molto sottili. In una ciotola mescolare la salsiccia privata della pelle con il grana e l'uovo fino ad ottenere una pastella morbida ma consistente; spolverarla di pepe e paprika, niente sale perchè la salsiccia è già saporita di suo.


Con un cucchiaino farcire il pollo con il composto alla salsiccia, lasciandone fuoriuscire un poco lateralmente. Con attenzione legarlo con un filo colorato, non troppo stretto. Nel frattempo mettere a scaldare il brodo insaporito con pepe e paprika. Ungere una piccola teglia da forno con un filo di olio d'oliva e, a fuoco vivo, far rosolare in forno il pollo da intrembe le parti.


Dopo un paio di minuti irrorare con il vino bianco. Evaporato il vino aggiungere poco a poco una mestolata di brodo e lasciar cuocere a fuoco moderato, girandolo ogni tanto, per un'ora o più. Durante la cottura parte del grana si scioglierà finendo nel brodo. Una volta terminata la cottura lasciar intiepidire il pollo per tagliarlo a fette più agevolmente. Frullare il grana con il fondo di cotturafino ad ottenere una crema liscia.


Servire con contorno di patate lessate in acqua e condite con la salsina.



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lunedì 19 maggio 2008

Valencia, Città della Scienza

15 maggio 2008 - 18 maggio 2008
Partiamo per Valencia alle improponibili 6:20 del mattino ormai rassegnati ai classici 40 minuti di treno del malpensa express. La nostra compagnia lowcost questa volta è la Vueling.com che ci accoglie con un simpatico ritardo di una ventina di minuti. Fortunatamente grazie al mezzo fallimento dell'Alitalia i voli partono dal terminal 1 e ci fa risparmiare un po' di fatica.

L'aereoporto si dimostra comunque sempre all'altezza della sua fama, stipando tutti i passeggeri del volo su un bus per raggiungere l'aereo che si trova a dieci metri di distanza!

Giunti a Valencia, la città ci accoglie invece un piccolo aereoporto perfettamente organizzato, in pochi minuti siamo già sulla metro che, in circa 20/25 minuti ci deposita in centro, costo totale del trasporto €1.80! Dall'areoporto ci sono la linea metro 3 o 5, fanno lo stesso percorso per parecchie fermate, per poi dividersi in due diramazioni.

Il nostro albergo si trova a due passi dalla fermata Colon, in Calle Correos, una traversa della Plaza Ayuntamento. Mai scelta fu più azzeccata. Abbiamo deciso di investire qualche soldo in più del solito (doppia ensuite con colazione € 79 a notte) perchè dopo spasmodiche ricerche qualche mese prima avevamo trovato solo posto in zone periferiche. I mezzi di trasporto a Valencia lasciano alquanto a desiderare: la metro e i tram collegano poche zone della città e gli autobus passano raramente e in alcuni casi l'ultima corsa è alle 23.

Abbandonati i bagagli ci fiondiamo alla scoperta della città. Una prima tappa alla Cerveceria 100 Montaditos per riscoprire quanto è buono mangiare in Spagna. Si può scegliere tra centinaia di panini diversi, ma se si conosce poco la lingua consiglio di scegliere l'offerta 6 montaditos più le bibite, sono già un ricchissimo spuntino.

Valencia è una città molto particolare, forse per il fatto che si trova in mezzo tra Barcellona e l'Andalusia due spettacolari bellezze, può sembrare anonima e poco attraente. Dal punto di vista architettonico non colpisce immediatamente con particolari bellezze; sono concentrate nel centro cittadino, le principali attrazioni come Plaza de la Reina, Plaza de la Vierge e Plaza Ayuntamento, la stazione del Norte con a fianco la Plaza de Toros. Noi in mezza giornata, girando a caso, le abbiamo viste tutte.



Il giorno successivo è stato interamente dedicato alla Città delle Arti e delle Scienze. Partendo da Viale Colon abbiamo percorso i Giardini del Turia fino alla Città. Chiamato El Rio, ovvero ex letto del fiume Turia, per salvare la città da una terribile inondazione degli anni '60, è stato deviato fuori citta'. Il letto del fiume è stato dunque trasformato in un magnifico parco, pieno di piste ciclabili, strutture sportive. E' un'esperienza bellissima passeggiare per questi giardini infiniti, passando sotto a ponti a volte moderni a volte antichi.

La Città delle Arti e delle Scienze sorge nella parte più nuova e moderna di Valenzia, attorniata da grandi palazzoni. Il complesso è spettacolare!
Progettato dall'architetto Santiago Calatrava, una meravigliosa struttura moderna in un complesso architettonico composto da cinque differenti strutture suddivise all'interno di tre aree tematiche: arte, scienza e natura. Il polo è composto da: l'Oceanographic (l'acquario è molto bello e ricco di pesci provenienti da tutti i mari del mondo). All' interno del parco oceanografico vi anche un bellissimo delfinario, compreso nel prezzo di entrata, un Museo della scienza (possibilita' di riprodurre ogni esperimento), l'emisferico (cinema 3d IMAX) e il palazzo delle arti della Regina Rofia (quest'ultimo, nel 2007, completato ma non ancora aperto).

Per la visita è possibile acquistare un biglietto complessivo (€30.50) o un biglietto combinato (circa €25) che da diritto a visitare due attrazioni (Oceanografic più un museo). Noi abbiamo preferito il biglietto singolo per Oceanografico di €23. Per arrivare alla Città sono disponibili due bus (il 95 e il 35) che si prendono in Av. de Jacinto Benavente. Noi abbiamo provato a usarli per una visita notturna, ma passando ogni tanto e l'ultima corsa è alle 22:55, diventava molto scomodo. Meglio allora un taxi (costo medio €6) da prendere sempre sulla circonvallazione.




L'oceanografico vale veramente una visita. Oltre all'architettura del luogo e alla quantità di peschi e uccelli da vedere, la vasca dei beluga e delle foche vale il prezzo intero del biglietto! Consiglio vivamente di evitare i giorni festivi. Rispetto all'acquario di Genova, che offre un percorso tipo museo, l'oceanografico è pensato come un parco di divertimenti per bambini. Per mangiare, il parco offre un ristorante supertecnologico sottomarino, con dei prezzi inaccessibili, e un fastfood con del cibo immangiabile (abbiamo rimpianto MacDonald). Mentre la zona delle vasche è perfettamente tenuta e organizzata, la zona ristoro è lasciata al completo abbandono, con tavoli pieni di avanzi e sporcizzia per terra. I tavoli sono poi talmente pochi che la maggior parte delle comitive sono costrette a bivaccare sedute per terra al sole.



Usciti dall'oceanografico, frastornati dalla quantità infinita di bimbominchia urlanti, ci dirigiamo verso il mare. Raggiungere una metro è un'impresa disperata data la distanza. Una volta giunti in una stazione aspettiamo 28 minuti per l'arrivo di un mezzo. La zona marittima non ci dice molto. Una fila infinita di ristorantini stracolmi di turisti che si affacciano su una spiaggiona libera altrettanto infinita. Prendiamo un tram per tornare in centro. La periferia di Valenzia è veramente squallida e abbandonata, in fortissimo contrasto con le viuzze vive e colorate del centro città.

Informazioni
Il nostro hotel.
Scaricare gratuitamente la piantina della città.
Un assaggio di tapas alla Cerveceria 100 Montaditos.
La piantina della metro.
Aggiornamenti sul Barrio del Carmen.
E infine la Città della Scienza.



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Valencia

Precedente

L'ultimo giorno della nostra vacanzina abbiamo deciso di dedicarlo al cazzeggio. Le parti importanti della città ormai le abbiam viste nei due giorni precedenti quindi libera uscita.

In Carrer Colon (angolo Calle Lauria) si trova un bel supermercato (è nel sotterraneo di un centro commerciale). Qui si può trovare di tutto tranne prodotti per l'igiene personale (mah!). Consigliatissimo il gaspacio al banco frigo, in comode confezioni monouso utile a stomaco vuoto se viaggiare vi rende difficile usare il bagno!
Per il cazzeggio multimediale invece, in Calle de Jativa si trova un utile internet point, aperto da lunedì a giovedì 24ore24, mentre gli altri giorni chiude alle 23. Se invece siete in zona barrio ce n'è uno veramente economico in Calle Baja, inserite la moneta e zac.
La zona del mercato offre uno spettacolo, sia per quanto riguarda la bellezza dell'edificio, i colori dei prodotti e la sensazione di vita e allegria che emana, sia per quanto riguarda la paella; all'angolo destro dell'entrata si trova un baracchino che con €3 offre una porzione di paella valenciana fumante (€4.50 con bibita). In questa zona ci sono molti localini che offrono tapas ma, onestamente, ho trovato le condizioni igieniche un pò scarse.



Una bella zona per bere è mangiare è il Barrio del Carmen (zona Calle de Caballeros e viuzze traverse). Si può trovare di tutto, dalla discoteca, al ristorantino trendy, alla tavernetta, al baretto con montaditos a €5 ecc ecc. Qui un riassunto di locali. Rispetto all'Andalusia però non abbiamo trovato grandi posti dove far tapas e i prezzi sono molto simili ai nostri. Bere birra è molto conveniente, i cocktail invece sono molto leggeri ma si beve alcolici di qualità e ti chiedono quasi sempre di scegliere tra buone marche.
Una bella scoperta è stata l'Agua de Valencia, un aperitivo freschissimo: es un combinado a base de cava o champán, jugo de naranja, vodka y ginebra! Venne inventato nel '59 nel Café Madrid a Valencia ma si beve praticamente ovunque tranne nei pub irlandesi.



Girando per le viuzze del Barrio si nota quanto Valencia sia in crescita. La città ha zone disastrate, con case diroccate, locali in disuso, ma anche tantissimi cantieri che costruiscono o ristrutturano. Si ha la forte sensazione che la Spagna si stia attivando per migliorarsi, è un paese in crescita, che offre tantissimo sia in termini di turismo che in termini di vita quotidiana. Per le strade e nei locali si trovano tanti giovani che hanno voglia di divertirsi e incontrarsi, ma in modo molto semplice e diretto. Valencia è una città che si sta traformando, la sua economia non si basa essenzialmente sul turismo (infatti la città delle arti e della scienza è poco sfruttata a livello commerciale) bisogna accettare queste contraddizioni e amarla per quello che offre. Personalmente ho apprezzato la quantità di colori che coprono i muri fatiscenti di questa bella città.



La seconda domenica di maggio ha luogo la festa della Madonna degli Abbandonati, patrona della città. Alle 10.30 del mattino avviene El Traslado, durante il quale la statua chiamata La Peregrina viene portata dai fedeli dalla Basilica alla Cattedrale e a pomeriggio inoltrato, la processione durante la quale la Vergine viene trasportata lungo le vie del centro storico sulle quali vengono sparsi migliaia di petali di fiori. Noi siamo capitati in mezzo alla processione in po' per caso:



Questo è il video dell'arrivo della Pellegrina...



Se si apprezza la musica Dark Gotica, abbiamo provato il Bounty. Purtroppo noi non abbiamo beccato una gran serata, ma il posto non era affatto male. Entrata €10 con consumazione. Attenzione perchè rispetto all'Italia le serate iniziano veramente tardi! Per qualsiasi informazione ecco il sito della Comunidad Oscura.
Per il bicchierino della staffa comunque abbiamo preferito The News (calle Correos), un pub inglese d'atmosfera.

Il ritorno a casa è stato un pò traumatico. Milano rispetto alle città spagnole si fa sempre più grigia ogni volta che torniamo (Pi). Comunque questa volta ad aspettarci c'era questo...




e questo...



(gh)

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mercoledì 14 maggio 2008

Creare Gif animate

Per creare Gif animate utilizzare questo simpatico sito!


Vi troverete di fronte questa schermata:




Basterà inserire le immagini direttamente dal computer, per un massimo di dieci, decidere size e velocità ed attendere qualche secondo. Ecco una gif animata della Pintu...


make avatar

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martedì 13 maggio 2008

Vienna

17 aprile 2008 - 20 aprile 2008

Questo di Vienna si può definire il week end perfetto... quello che ti capita una volta nella vita (e speriamo due visto che si riparte). Tutto è sempre andato per il verso giusto e anche dei contrattempi abbiamo tratto il giusto vantaggio.


Informazioni utili per iniziare:

Una utile audioguida da scaricare gratuitamente.
Il nostro hotel.
Il nostro locale preferito!
Una valida alternativa!
Il museo dove si trova la sacra lancia.
E infine le Webcam!

Siamo partiti giovedì pomeriggio dopo il lavoro grazie allo spendido orario serale che offriva l'Airberlin. Arrivati in orario all'aeroporto ci imbarcano su un volo della Flyniki che si dimostra molto confortevole grazie alla presenza di schermi tv e di tramezzini gratis!

Arrivati a Vienna scegliamo di evitare il costosissimo CAT, che ci porterebbe tra l'altro in una zona lontana dal nostro albergo, e prendiamo un pullman che ha come capolinea la stazione di Westbahnhof. Due minuti a piedi e siamo in hotel. Purtroppo Vienna è parecchio cara, soprattutto se si è appena tornati dalla Spagna. gli alberghi in centro sono tutti costosi così ho dovuto optare per un hostel comunque ben posizionato vicino alla metro. In ogni caso meno di €69 a room ensuite non si trovava nulla. Per fortuna arrivati in hostel la nostra stanza non era pronta e solo per la prima notte ci dirottano in una stanza senza bagno microscopica con un bello sconto di €30. Nessun problema visto che due minuti dopo che siamo in camera siamo pronti per uscire.

Le serate di Vienna offrono parecchi locali se si ama la musica dark gotica, nella zona dove si trovava il nostro hotel ne scoviamo due raggiungibili a piedi e dividiamo la serata tra queste alternative. Sono entrambi mezzi vuoti, ma la musica non è male e l'atmosfera accogliente, come al solito i cocktal lasciano a desiderare ma alla fine riusciamo comunque nel nostro intento di passare una bella serata.

Il giorno dopo visitiamo le bellezze architettoniche di questa sorprendente città. Le vie sono affollate, ma non c'è ressa o confusione, sembrano tutti rilassati. Ci sono tantissimi giovani e la città ha un aspetto vivo e allegro. Visto che il tempo lo permetteva, abbiamo deciso di evitare musei a favore di una bella passeggiata di 50 chilometri!



Le cose che mi sono piaciute maggiormente sono: le due vie pricipali, la Karntnerstrasse e la Rotenturmstrasse, che incrociano Stephansplatz e la sua bella cattedrale, il Kohlmarkt e tutto il complesso dell'Hofburg (dove ci siamo concessi uno strappo alla regola per vedere la lancia sacra). Come parchi è molto bello lo Stadspark dove si può ammirare tra bellissimi fiori la statua di Strauss. Bellissimi che il Rathaus soprattutto di notte, il palazzetto della Secessione con un'opera di Klimt e la Karkskirche. I viennesi sanno vivere la loro città e concendono spazi inaspettati ai giovani: nel parchetto dell'Hofburg, in pieno giorno, erano state montate casse giganti e un folto gruppo di giovani assisteva a un rave in piena regola, la musica tra l'altro non era niente male! Davanti al Rathause era invece c'era questo:



Molto divertente e colorato il Prater, un parco divertimenti per ragazzini, con una splendida ruota panoramica, una delle più antiche. Vienna dall'alto non dice un granchè ma se si ha voglia di qualcosa si speciale e non si soffre di mal di mare ci si può cenare. Infatti alcune carrozze della ruota sono provviste di tavoli con tanto di candelabri...


Delusione per il Belvedere, con lavori in corso che davano un senso di abbandono perenne; il famoso Pestsaule graben è un obrobrio mai visto, l'hotel Sacher è anonimo quanto le sue torte. Evitate come la peste il museo delle torture... è una sola!

La zona della città che mi ha colpito maggiormante e che consiglio sia da visitare che per la tappa pranzo è il Nashmarkt, un mercato coloratissimo e vivo, dove prevalgono ristoranti asiatici e arabi ma che permette con pochi euri di farsi una bella mangiata di specialità viennesi.



Ah le specialità viennesi... il gulash è un'esperienza meravigliosa!
Così come un bel wusterone pieno di formaggio e senape! Per il primo meglio evitare i ristoranti per turisti e infilarsi in qualche via secondaria alla ricerca di posti più alla mano e splendidamente economici (€17 in due); per il secondo i Wurstelstand offrono panini caldi in ogni parte della città. Da provare anche il Käseleberkäse, lo si trova ovunque, ed è un panino con una fetta spessa di prosciutto cotto molto saporito.



Per i dolci, evitando i salassi di Demel e del Cafè Sacher, ci sono tante pasticcerie sparse in ogni via.

La cucina viennese si presenta ai suoi ospiti come un gradevole mix di tradizioni culinarie diverse, venute a contatto e confusesi tra loro nel lungo periodo della dominio asburgico. Tra le portate del pranzo tipico non manca in genere la carne, che può essere presentata nella classica Wiener Shcnitzel (cotoletta impanata che si serve con patatine fritte) oppure nel più eleborato Tafelspitz (bollito di manzo accompagnato in genere dalle verdure). Il pezzo forte della tavola arriva però per ultimo; Sacher Torte, Apfel Strudel, Buegel e tanti altri dolciumi: per concludere nel migliore dei modi un pranzo o regalarsi un momento "dolce" in mezzo alla giornata c’è davvero l’imbarazzo della scelta.



Alla fine di questo week end eravamo stanchi ma decisamente entusiasti. Vienna vale assolutamente un viaggio!


Arrivo in città:
Per arrivare in centrocittà dall’aeroporto di Schwechat, situato fuori Vienna, si può scegliere fra il City Airport Train CAT, l’apposito pullman che fa servizio fra l’aeroporto e la città, la ferrovia, il Vienna Airport Service (taxi a prezzo fisso) e il taxi.
Il City Airport Train fa la spola fra Landstraße/Wien Mitte e l’aeroporto ogni mezz’ora. La corsa dura 16 minuti (corsa semplice: 9 euri; andata e ritorno: 16 euri; biglietto sul treno; con la vienna card: 7,50 euri invece di 9 ). Questo vale per entrambe i tragitti da e per l'aeroporto.

Pullman della Vienna Airport Lines al / dal centrocittà
(1., Morzinplatz / Franz-Josefs-Kai). Durata della corsa: 20 minuti; partenze/arrivi tutti i giorni dalle 5 alle 24 ogni 30 minuti.
Corsa semplice: 6 euri, A/R 11 euri
Allo stesso prezzo, poi ci sono ulteriori autobus da Sudtiroler platz (accanto Sudbahnhof) e da Westbahnhof della stessa compagnia (Postbus),
comodo per chi va nella zona ovest della città.

Per andare e venire dall’aeroporto, a prezzi moderati, si può usare anche la ferrovia (linea S 7) sia con la vienna card che con un altro biglietto di linea valido o un biglietto di corsa semplice della Wiener Linien. Si deve tuttavia avere cura di acquistare un biglietto supplementare per tratte fuori città a 1,70 euri, e di obliterare il biglietto prima di salire sul treno. Se non si ha la Vienna Card si devono pagare due tratte.
Attenzione: i treni diretti all’aeroporto recano la scritta "Wolfsthal" o "Flughafen". I treni diretti dall’aeroporto al centro città recano la scritta "Wien Mitte", "Wien Nord" o "Floridsdorf".

Per i trasporti interni alla città di Vienna,conviene prendere i biglietti per 24, 48 o 72ore. La rete metropolitana è efficientissima e sicura.

ViennaCard: Con una spesa di 18,90 Euro si può viaggiare gratis sui mezzi pubblici per 72 ore e si usufruisce di sconti e riduzioni su musei e attrazioni turistiche..
Vale la pena solo se si vogliono visitare molti musei e si ha poca voglia di camminare!

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